L’Arte Topiaria e i giardini

di Manuela del Balzo

un giardino formale con interventi di Arte Topiaria

L’Arte topiaria e’ un’antica tecnica di giardinaggio che pota le siepi e gli alberi per realizzare forme e figure geometriche, trasformando le piante a scopo ornamentale. I risultati sono l’unione di natura ed arte con i temi formali del giardino.

Il termine “topiaria” viene dal greco antico, ed indica la cordicella con cui venivano legate le piante. In Grecia, la “topìa” è una figurazione dipinta di un giardino ideale che dev’essere imitato e i primi scritti riguardanti l’arte topiaria sono di epoca romana,ma, anche i greci e i persiani conoscevano questa arte.

Nei classici latini di Cicerone e Plinio il Vecchio vi sono note che indicano la potatura di svariate forme su  piante di Leccio, Cipresso, Alloro e Bosso e Plinio il giovane narra , nella sua “Historia naturalis“, la consuetudine di ornare le abitazioni dei patrizi romani con il nome del proprietario, potando ad arte le piante di bosso o altre specie.

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Campidoglio

L’arte topiaria, nel tempo, conobbe momenti di estremo fulgore e sicuramente, quest’arte è stata una delle prime forme artistiche; al giorno d’oggi, l’arte topiaria è utilizzata solitamente su singole piante, come elemento caratterizzante del giardino, oppure, simmetricamente, su molte piante, per creare un effetto maestoso

Dal I° secolo d.C., era pratica usuale abbellire i giardini delle case delle classi più agiate con piante modificate e potate ad arte. Le piante venivano cresciute con supporti metallici, per guidarle verso la forma definitiva che avrebbero dovuto assumere.  Le piante, “trattate” e  potate secondo questi criteri, richiedevano un’elevata manutenzione dovuta ai numerosi interventi sui nuovi rami, per poter mantenere la forma scelta, per cui, solo chi aveva sufficienti risorse economiche poteva permettersi determinate opere.  Con l’espansione dell’impero, nelle nuove regioni conquistate i romani costruivano ville e palazzi ad imitazione di quelli lasciati in patria, con conseguente introduzione di sculture verdi piu’ o meno complesse.

Nel Medioevo, i Frati, nei monasteri coltivavano, rose, gigli ed erbe officinali in aiuole di forme geometriche circondate da siepi di bosso e nasceva il labirinto vegetale, il simbolo, per i monaci, del difficile percorso che porta alla virtù e alla conoscenza.

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Arte Topiaria in un giardino formale

A decorrere dalla metà del Quattrocento, l’arte topiaria iniziò ad essere sempre più diffusa ed applicata, sino a raggiungere il suo massimo splendore nel Cinquecento e nel Seicento fino all’Ottocento. L’intrico di vialetti circondati da muri sempre più alti, perdeva il significato sacro, diventando luogo prediletto per i divertimenti di corte.

L’Ars topiaria fu adottata per la formazione dei parterres dei giardini del XVI e del XVIII secolo, in cui basse siepi di bosso disegnavano, in modo più o meno complesso, dei settori riempiti da piante fiorite, formando una sorta di arazzo vegetale e l’arte della potatura si espase in Francia, in centro Europa e in Inghilterra.

Hypnerotomachia PoliphiliI.  Nel testo vi sono pregevoli xilografie sul giardino rinascimentale e dell’Ars Topiaria.

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